Riflessione di Pasqua 2016 della Biblioteca Consorziale di Viterbo
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 Published On Mar 26, 2016

«Guai a voi, scribi e farisei! Ipocriti, guai! Voi chiudete le porte del cielo davanti agli uomini. Invitati non entraste né lasciaste entrare gli altri. Maestri del nulla, che filtrate un'inezia e inghiottite un cammello. Qui degete, vi prostrate davanti alle minuzie del diritto e calpestate il cuore della legge. Giustizia?! Misericordia?! Fedeltà?! Voi siete ipocriti come sepolcri imbiancati: che sembrano splendidi di fuori, ma dentro pieni di ossa di morti e di putrefazione. E a voi che ponete il vostro orgoglio in questo tempio perché lo avete ornato di belle pietre io dico che Dio lo abbandonerà e che non ne resterà pietra su pietra. La vostra è diventata la casa della desolazione: non è più la casa di Dio ma della lucertola e del ragno! Serpenti! Razza di vipere: come potete sperare di sfuggire all'ira che vi sovrasta? A voi, che allontanate da me i vostri figli, io dico che potrete rivedermi ancora solo il giorno in cui riuscirete a gridare: 'benedetto colui che viene nel nome del Signore' - perché io e il padre mio siamo una e una cosa sola».

La scena è tratta dal 'Gesù di Nazareth' di Franco Zeffirelli

© Biblioteca Consorziale Viterbo, 2016

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